Le immagini in cui vi sono le scatole mostrano la Cronostoria dell’evoluzione dell’opera. Sono esattamente 4 fasi dell’esecuzione.
Due giorni prima del Lockdown ho trasformato la mia camera da letto in uno studio fotografico per realizzare uno scatto che avevo nella testa.
Nei giorni precedenti ho messo in moto tutte le mie conoscenze per cercare un manichino. E così, dopo alcuni giorni l’ho trovato.
La proprietaria di un negozio mi ha prestato una donna manichino che ho portato in molti posti, anche al mare , per fare degli scatti, che poi ho trasformato in quadri.
L’opera presenta una composizione complessa e dinamica.
Al centro della composizione si distingue l’immagine di una donna che sembra essere in un momento di intimità e contatto fisico con un manichino femminile. I colori predominanti sono caldi, con toni di pelle, luci soffuse e riflessi che creano un contrasto con lo sfondo nero. Le tessere che compongono l’immagine centrale sono disposte in modo da creare un effetto di scomposizione e ricomposizione, dando al quadro una sensazione di movimento e trasformazione. Il manichino e la donna sembrano fondersi e confondersi l’uno con l’altro, suggerendo un legame profondo e forse simbolico tra l’umano e l’inanimato. La struttura geometrica del quadro si contrappone alla fluidità delle figure umane rappresentate, aggiungendo un elemento di tensione e armonia al tempo stesso. “Mondo” è un’opera che invita alla riflessione sul rapporto tra l’umano e l’inanimato, sul contatto fisico e sulla frammentazione della realtà .
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