Ogni volta che partecipo ad un concorso o ad una mostra mi sento come se accompagnassi una delle mie figlie, che non ho, ad un concorso di bellezza.
La mia opera è lì, davanti all’occhio attento e giudicante dei critici, degli artisti e del pubblico.
Sotto il loro sguardo c’è un pezzo del mio cuore, una parte della mia anima, un momento della mia vita che ho imprigionato in una tela o racchiuso in una teca.
Lì, ad essere giudicata per ciò che trasmette e per come lo esprime, c’è lei: mia figlia! Anche quel giorno le mie figlie, “Il sole dentro” e “Passo a due“, erano in passerella alla manifestazione “Natale di Roma”.
All’interno della storica Villa Doria Pamphily, con lo sguardo di stupore del pubblico, annunciavano le “gerarchie artistiche”. Quando il mio nome è stato annunciato, per la premiazione della sezione premio speciale pittura astratta, ho rivolto lo sguardo, incredula, verso la mia amica. Ero immobile, assorta nella contemplazione degli alberi del giardino (Cascina Farsetti), ma allo stesso tempo attenta e partecipe allo svolgimento della premiazione.
-Io? – le dico , ad un certo punto, stupita.
-Si, vai! Sbrigati! – Le mie figlie avevano trasmesso, avevano epresso bene.
La giuria le aveva notate. Le mie mani avevano saputo dare voce alla mia anima!
Vincitrice del Premio Speciale “Arte 24” Pittura Astratta – 7° Premio Internazionale di Pittura e Grafica “Natale di Roma” presso Cascina Farsetti, Villa Doria Pamphily, Roma.