Le immagini in cui vi sono le scatole mostrano la Cronostoria dell’evoluzione dell’opera. Sono esattamente 3 fasi dell’esecuzione.
L’opera è stata eseguita con uno scatto fotografico da me effettuato. Mi trovavo nella spiaggia di Ladispoli, provincia di Roma. Ho visto da lontano questa boa e mi sono avvicinata perchè mi emozionava. Ho immaginato il suo percorso dal mare alla riva. Il suo spiaggiarsi ha evocato in me delle sensazioni di perdizione, da una parte, e aggrappamento alla speranza, dall’altra. L’imbrunire è il momento che più amo, che mi emoziona e mi fa sognare. Mentre scattavo la foto, mi mancava l’aria, ero in estasi. Questa boa, con tutto quello che può esserci del mio pensiero, è un’ancora di salvezza.
Il principio del riciclo e del recupero, che sta alla base del mio sistema di vita, è nascosto in ogni opera.
Il volume creato dai parallelepipedi e dai cubi è dato dalla manipolazione (intaglio, incisione, incastro, riempimento e rivestimento) di varie tipologie di scatole. Ogni opera,infatti, respira dell’energia di coloro che mi hanno portato i loro materiali.
Opera esposta durante la settimana di R.A.W 2019 nella mia mostra personale En Boite, racconti tridimensionali di frammenti d’immagine
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